Manca poco all’inizio della XXII edizione di Pomigliano Jazz in Campania, il festival ideato e diretto da Onofrio Piccolo, che quest’anno presenta un cartellone davvero imperdibile non solo per gli appassionati di jazz. Dal 27 luglio al 6 agosto, infatti, la kermesse itinerante che coinvolgerà oltre alla città di Pomigliano d’Arco (Napoli) vari comuni del vesuviano e del nolano, proporrà concerti esclusivi, progetti inediti e produzioni originali e avrà nel Vesuvio la location ideale e fortemente simbolica per i concerti d’apertura e chiusura. Nella serata inaugurale ai conetti vulcanici del Carcavone, a Pollena Trocchia, sul versante settentrionale del Monte Somma il trio di Enrico Rava, Matthew Herbert e Giovanni Guidi presenta il suo imprevedibile set fatto di elettronica, jazz e improvvisazione. In quella conclusiva, invece, Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura presentano sulla vetta del vulcano più famoso al mondo – a quota 1200 metri, sull’orlo del cratere del Gran Cono – “Vesuvio in Maggiore”, progetto concepito appositamente per il luogo, fortemente evocativo, che ospita la performance acustica al tramonto (biglietto 25 euro).
Al compositore, dj e producer Matthew Herbert è stata assegnata dalla direzione artistica la carta bianca di Pomigliano Jazz, riconoscimento simbolico che annualmente viene conferito ad un musicista che ha così l’opportunità di realizzare concerti esclusivi, creati ad hoc per il festival. Oltre al concerto con Rava e Guidi, infatti, Herbert si esibirà al Parco delle Acque di Pomigliano d’Arco con un dj set che definire imprevedibile/indecifrabile è poco, sabato 29 luglio, anticipato dalle “rapsodie electrofisiche” del trio Loredana Antonelli, Marco Messina e Sacha Ricci, con ospite Gianni Valentino. Domenica 30, invece, l’eclettico artista inglese dividerà il palco con l’Orchestra Napoletana di Jazz, ensemble diretto da Mario Rajache riunisce alcuni tra i migliori jazzisti campani, anche in questo caso proponendo una scaletta e un repertorio completamente inedito.
Il mese di agosto si apre con due grandi nomi del jazz statunitense: il 2 è atteso nelle suggestive Basiliche Paleocristiane di Cimitile il Robert Glasper Experiment, formazione guidata dal pianista texano, vincitore di 2 Grammy Awards e autore delle musiche originali per il film “Miles Ahead” diretto da Don Cheadle, che racconta la vita e il genio di Miles Davis. Ad accompagnare Glasper sul palco del Pomigliano Jazz nell’ultima tappa del suo tour italiano, ci saranno Casey Benjamin (sax e vocoder), Mark Colenburg (batteria), Burniss Traviss II (basso) e Mike Severson (chitarra). Il quintetto presenterà dal vivo l’ultimo lavoro discografico “ArtScience”, interessante incrocio tra black music, soul, jazz e r&b (biglietti: 20 euro). Giovedì 3 agosto, invece, arriva per la prima volta in Campania e in esclusiva per il sud Italia Gregory Porter. Il cantante californiano, vincitore del Grammy Awards per l’ultimo lavoro discografico “Take me to the alley” (Blue Note), che si è imposto nella categoria “Best Vocal Jazz Album”, si esibirà all’Anfiteatro Romano di Avella. Reduce dai sold out alla Royal Albert Hall di Londra e all’Olympia di Parigi, ha trovato una sua via per portare il jazz al grande pubblico, grazie a un talento indiscutibile, una straordinaria voce baritonale e un’irresistibile carica comunicativa (biglietti 25 euro platea, 15 euro galleria).
In cartellone anche il pianista e compositore spagnolo Chano Dominguez, in scena con il Flamenco Quartet tra jazz, tradizioni andaluse e danza, nella sua unica data italiana; il quintetto di Alessandro Tedesco e Pino Melfi con ospite la cantante Ileana Mottola che presenta l’ultimo lavoro “Jack&Rozz”, ovvero i classici del rock riletti in chiave jazz; l’inedito concerto di Enrico Pieranunzi con due sassofonisti, Marco Zurzolo e Rosario Giuliani; l’anteprima live del progetto che riunisce tre esploratori del suono come Gianluca Petrella, Eivind Aarset e Michele Rabbia, che porterà nei prossimi mesi alla pubblicazione di un disco per la ECM. E ancora, l’anteprima del nuovo lavoro del batterista Leonardo De Lorenzo dal titolo “The Ugly Duckling”; l’omaggio a Carlo Gesualdo del quintetto di Francesco D’Errico, con la nuova produzione di Itinera (etichetta discografica di Pomigliano Jazz) presentata in anteprima al festival e l’introspettivo piano solo del pianista e compositore Francesco Nastro.
Oltre ai concerti, in programma itinerari turistici e visite guidate, i seminari di guida all’ascolto del jazz, lo spettacolo per i bambini a cura de I Teatriniper la regia di Giovanna Facciolo, dal titolo “Gli alberi di Pinocchio…Jazz” e la mostra itinerante “Storie di jazz“, ulteriormente ampliata con una sezione dedicata alla cover art e alle grandi copertine che hanno fatto la storia della musica afroamericana.
Anche quest’anno, inoltre, si rinnova l’impegno del Green Jazz per un festival a impatto zero, con una serie di comportamenti e di accorgimenti per limitare le emissioni di CO2, adottando la filosofia del car pooling (partner ufficiale è iGoOn), invitando al riuso e al risparmio energetico, valorizzando l’agricoltura del territorio e promuovendo l’ecoturismo. Il tutto, mettendo in rete una serie di partner istituzionali, a cominciare dall’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, che abbraccia la grande area dei comuni del festival, il Consorzio Comieco e Legambiente Campania. Con Note di Gusto, invece, ritorna puntuale l’appuntamento con il buon cibo, che anche in questa edizione mette insieme le tante, diverse, energie della Comunità del Territorio del Vesuvio. Ad ogni concerto, infatti, gli agricoltori campani proporranno i loro prodotti, che saranno ‘interpretati’ da cuochi e pizzaioli del circuito Slow Food Vesuvio e Agro Nolano.