Il titolo “The importance of maracas in the modern age”, la copertina con un uomo vestito da gallo che osserva impassibile un piccolo stagno con papere annesse, non deve trarre in inganno. Non c’è nulla da ridere in questo album: tutt’altro. I Dilatazione hanno preso coscienza, guardando con distacco la realtà, regalandoci questa perla, composta da sospiri e sussurri ma anche di sonore e ruvide mazzate.
In un perfetto equilibrio elettronico, il disco viaggia come saltellando su un piede solo, in bilico su una corda sospesa tra i Radiohead e i Tortoise, su un mare di math-rock alla King Crimson e sotto gli amabili baffi del dio Zappa da cui, oltre che i tempi, i ragazzi hanno preso anche la spaventosa voglia di stupire. E così il Morricone di Exit music (for a Western) combatte a spada tratta con Ralf Hütter in Il motivetto “Tastierini” mentre l’electro-jazz-rock di Exit poll – Marx on Mars dei ragazzi “troppo emotivi per la matematica”, favorevolmente ci spiazza ex ante, facendoci aspettare altro da Cam Merton. I
l risultato è una bella sensazione di soddisfazione che, dopo tre quarti d’ora d’ascolto, non ci fa rimpiangere “i bei tempi”. Un disco nuovo, sicuramente diverso, ma comunque molto, molto gustoso.
Autore: Alfredo Capuano