Dopo l’esordio proletario “Siamo gli operai” dedicati alle morti bianche e scirtto a ridosso della strage della ThyssenKrupp di Torino, Fabrizio Varchetta continua il suo viaggio nel folk italiano, questa volta accompagnato dai Witko, alla cui bassista, Greta Fornasari, l’artista emiliano affida in più occasioni il canto.
“Dall’ultimo confine” è un bell’affresco composto di storie semplici, che hanno al centro i piccoli eroi, che restano quasi sempre nell’ombra. La quotidianità descritta da Varchetta è fatta di cose semplici, ma mai scontate, grazie alla sua ottima capacità descrittiva, che affonda le sue radici nella tradizione folk e cantautorale italiana.
In questo disco si alternano momenti frizzanti, che fanno venir voglia di danzare in gruppo con gli amici, ad altri più intimi, da suonare fino a tarda notte davanti ad un focolare. Così se l’allegria suonata ne “Il millennio” risulta alla fine molto amara, in “Pane e cioccolata” la soave ballad con sonatina descrive la triste storia di una fuga da situazioni tragiche.
“La taverna dei cinque litri” poi è un’allegra canzone da osteria e di omaggio a tanti personaggi della sinistra, da Salvator Allende a Che Guevara, fino ai fratelli Severini.
Autore: Vittorio Lannutti