Spazio Parallelo di Musiche Indipendenti.
Che eludono le convenzioni e tendono a crearne di nuove ed attuali.
E’ di questo che si occupa sPAZIALE festival in sPAZIO211 a Torino, festival dedicato alla produzione, diffusione e valorizzazione dell’innovazione artistica ed in particolare a quella musicale.
Dal 29 Giugno al 2 Luglio 2006 sPAZIALE festeggia la quarta edizione imponendosi come oasi alternativa a libera vocazione artistica: a Torino transiterà la produzione Rock indipendente preservata dal mainstream imperante insieme alla produzione Rock di grido tutelata dall’indipendenza di moda, in una delle pochissime lande che non si abbandona alla corrente ma tenta di dare ossigeno all’asfissia artistica-culturale.
Un cartellone che presenta date uniche italiane con artisti e band che si sono distinti principalmente in questa stagione musicale.
Un cartellone che in quattro anni non ha mai ripetuto un solo nome.
Una selezione che punta a valutare al meglio la qualità riconosciuta ed a portare all’attenzione del grande pubblico chi invece, con ottime potenzialità, si è da poco affacciato sulla scena internazionale.
Musiche che esplorano ciò che sarà anziché limitarsi a constatare ciò che già esiste.
Dopo la sorpresa graditissima di Gnarls Barkley annunciato ieri (presvisto il 30 giugno), altri tre importanti nomi si aggiungono al cast di Spaziale festival .
Giovedì 29 giugno suoneranno gli scozzesi Mogwai, unica data italiana per l’ icona post rock europea; Sabato 1 luglio suonerà Adam Green, un piccolo genio che arriva da New York City! Amico degli Strokes (più volte hanno suonato insieme e lo faranno in UK) e capostipite della nuova generazione folk o anti-folk americana. Adam Green è uno di quei personaggi particolarissimi che meriterebbe di sfondare ed essere conosciuto dal grande pubblico, un po quello che è successo con Richard Hawley
domenica 2 luglio suoneranno gli Editors, la band è considerata la vera risposta inglese al rock proveniente da New York. Ed hanno perfettamente ragione perché gli Editors con The Back Room, uscito alla fine dell’estate 2005, hanno riportato in patria quel suono new-wave che ormai sembrava una prerogativa del sound delle nuove band americane.
Autore: red.
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