Mentre voi altri seguaci del post rock vi gongolate tra i soporiferi onanismi dell’ultimo Tortoise, io mi godo il nuovo piccolo capolavoro dei Gatto Ciliegia.
Prodotto insieme a Christian Alati dei CODS e Max Casacci dei concittadini Subsonica, che “prestano” anche Ninja alla batteria per un paio di pezzi (in altri due troviamo anche Tatè Nsongan dei Mau Mau, alle percussioni), “L’Irréparable” è il quarto lavoro del trio torinese, uscito a due anni dallo splendido ep “It is”. Un disco per cui il Gatto ha messo in discussione il suo approccio creativo, dando più spazio all’elettronica e partendo da frammenti sonori, bozze, piuttosto che dai “soliti” intrecci di chitarra. Le novità non finiscono qui: i tre si lasciano sedurre anche dalla forma canzone, rileggendo con gusto (e coraggio, perché no) “Un anno d’amore”, il brano di Nino Ferrer (intitolato in origine “C’est irréparable”) portato al successo da Mina nel 1964, e qui interpretato dalla bella voce di Robertina Magnetti. Una parentesi pop che sintetizza quel velo di nostalgia che ricopre con leggerezza tutto l’album, donandogli, senza appesantirlo, un retrogusto di disincantata malinconia, spesso e volentieri vissuta con sottile ironia.
Il Gatto fa assaporare all’ascoltatore il piacere delle piccole cose, sussurrando suoni delicati e mai sopra le righe, stimolando esperienze sinestetiche appassionanti: “L’Irréparable” è un disco pieno di immagini, colori, odori, evocati da una musica ispirata e cinematica, seducente e fragile. Ve ne innamorerete. Irreparabilmente.
Autore: Daniele Lama