Vi risparmio le presentazioni, visto che Tony Face è un’istituzione della nostra scena underground da almeno 30 anni. Questo disco, da poco pubblicato dalla sempre più attiva Area Pirata, rappresenta il vertice della sua lunga carriera, essendo un progetto dalla lunga gestazione costruito amorevolmente con la collaborazione di tanti amici incontrati “on the road” su e giù dai palchi in un quarto di secolo di onorata carriera. Il titolo la dice tutta: “Old Soul Rebel”. E condensa lo spirito con cui Tony Face ha attraversato le vicende dei Chelsea Hotel prima, dei leggendari Not Moving poi, con Lilith e in altre formazioni (Hermits, Link Quartet) in tempi più recenti. Sempre con stile e passione. Quelli di un vero “modfather”.
Per questo suo nuovo album, il vecchio ribelle del soul ha rispolverato la sigla con cui nel post-Not Moving (1989) firmò il 45 giri “Jazzarythm Acid Stomp” per la sua Face Records e che troviamo qui racchiuso, come bonus, sui solchi finali. “Old Soul Rebel” è al contempo un atto d’amore e un’istantanea delle sue passioni musicali. Racchiude infatti una manciata di belle canzoni, 15 per l’esattezza, di alcuni degli artisti più amati da Tony Face: solisti e gruppi anche molto diversi tra loro, dai Beatles (“Hey Bulldog”) agli Hüsker Du (“Visionary”), da Ray Charles (“I don’t need no doctor”) a Nancy Sinatra (“These boots…”), da Gil Scott Heron (“Lady Day and John Coltrane”) alle Supremes (“Love Is Like…”). Versioni intriganti e molto personali registrate, nel corso degli anni, con una lista di ospiti di prim’ordine. Icone del mod sound, principalmente: Allan Crockford (Prisoners/James Taylor Quartet), Bob Manton (Purple Hearts), Chris Philpott (Small World), Tony Perfect (Long Tall Shorty). La splendida voce di Yo Kalb, protagonista degli episodi più riusciti del disco. E molti altri nomi di prestigio: da Luca Re (Sick Rose) a Lilith, da Paolo Apollo Negri (Link Quartet) a Oskar (Statuto), da Pibio (Temponauts) a Doug Robertson (Diplomats Of Solid Sound). Il risultato è un lavoro eccitante, sincero, ricco di passione. Un esempio perfetto di soul, R&B e hammond-beat. Un esempio di qual’è lo stile e l’universo musicale di Tony Face. Un disco che non ci si stanca di ascoltare e che per il sottoscritto conquista a pieni voti la palma di album italiano dell’anno.
Autore: Roberto Calabrò