Un pezzo di Hans-Peter Lindstrøm non sai mai dove va a finire… e che classe!
La musica del produttore norvegese è di quella che fa frullare idee per il cervello senza mai lasciare il contatto diretto con la musica stessa.
La spiegazione forse è data dai suoi groove così profondi, dalla semplicità delle esecuzioni e dal fatto che “Smalhans”, secondo album del composer, così come tutte le precedenti produzioni, suona magnificamente.
Si distinguono nelle tracce singolarmente basslines, percussioni, linee e frasi di synth il tutto quantizzato con efficace e misurata effettistica, accessoria e mai invasiva.
I riverberi creano area e spazi tra le parti, le modulazioni di fase assestano i beats da “metronomici” a meccanici.
In considerazione delle passate realizzazioni, per questa volta i brani di Lindstrøm sono indirizzati in maggior misura verso l’Italo Disco rispetto ai grovigli di derivazione cosmic dei passati lavori.
L’album è monoblocco ed è strutturato tanto da apparire come un unico mix, quasi un podcast, musica da dancefloor, fluida senza intoppi e senza breaks, in basilare e identificabile “classic lindstrom style”, techno in matematico 4/4, combinazioni impossibili di accordi, imprevedibili e scivolosi cambi d’intonazione, tutto con ponderata dimensione, mantenendo il necessario e senza mai eccedere in inutili rischi, solo sei tracce per circa quaranta minuti passati tra le mani affidabili dell’amico Todd Terje al missaggio.
Infine “Smalhans” è un termine norreno che identifica qualcosa di povero. Nell’abbiente Oslo si trovano moltissimi Smalhans restaurants il che è un riferimento a quella che il producer di Stavanger definisce “la sottovalutata cucina norvegese”, poco raffinata e poco speziata con materiali a “chilometro zero”.
I titoli delle tracce sono disposti un po’ come se fosse un menu di degustazione: verdure, carni, waffles… che per quanto può apparire buffo è indice di appartenenza culturale e forse, al di la di tutto, è proprio quest’istinto che in Italia invidiamo, la capacità di esprimere e diffondere, ma soprattutto, valorizzare frammenti della propria cultura.
Smalhans Tracklisting:
1. Rà-àkõ-st
2. L?mm-?l-??r
3. ?g-g?d-?sis
4. V?s-s?k?-rv
5. F??r-i-k??l
6. V?-fl?-r
Autore: Luigi Ferrara
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