Finalmente l’esordio bucolico dei Gentlemen’s Agreement
Indie-folk bucolico? Cos’è l’indie-folk bucolico?
Se non lo sapete chiedetelo a quei quattro campagnoli dei the Gentlemen’s Agreement che vi spiegheranno come quel bucolico sia un aspetto fondamentale della loro musica.
Più probabilmente, però, la risposta la troverete nel loro album d’esordio “Let me be a child”, che uscirà il 15 Novembre, e sarà pubblicato dalla neonata Materia Principale rec. (che ha nel proprio rooster anche i The Collettivo). Finalmente i quattro napoletani hanno trasformato un lungo lavoro in un album che li catapulterà nel mondo della discografia ufficiale, dopo anni passati ad allietare i palati più fini, e la critica più feroce, grazie a due demo autoprodotte, e a un’enorme quantità di concerti in giro per l’Italia, che li hanno resi già un piccolo must dell’underground (chiedete di Blonde Country Girl!).
Il disco è stato registrato con l’aiuto di Massimo d’Avanzo (già al lavoro con ‘E Zezi, Almamegretta, Daniele Sepe e altri) e masterizzato al West West Side Music di New York da Alan Douches (Ben Folds Five, Converge, Sufjan Stevens nel suo curriculum).
L’artwork è a cura del giovane – ma già quotatissimo – artista Roberto Amoroso (autore delle splendide copertine degli ultimi dischi di A Toys Orchestra e 24 Grana, Tyang Tiffany, Meg, tra gli altri).
La natura, la campagna (campagnoli amano definirsi i componenti del gruppo), ma soprattutto l’indie-folk che si mescola al country, il gipsy jazz che abbraccia una enorme strumentazione “tradizionale” fatta di banjo, ukulele, cavaquinho, glockenspiel, kazoo, fisarmonica, arpa, ma anche tromba, basso tuba, oltre agli strumenti classici di una sana band indie rock (chitarra, basso, batteria), più suoni vari ed eventuali presi in prestito dalla loro vita.
Il tutto, ovviamente, quanto più lo-fi possibile, così da rendere il loro suono quanto più vicino possibile al loro suono live, assolutamente caldo, come l’indie-folk bucolico deve assolutamente essere, assolutamente reale.
Vi mancano le corse da bambini nei prati, quei suoni legati alla parte più bella dell’infanzia, ai pantaloni con le toppe alle ginocchia e la natura incontaminata? Vi mancano i Gentlemen’s Agreement
La loro tournèe non si ferma, sempre in perenne evoluzione, e li porterà in giro per l’Italia, e a Napoli li porterà ad aprire il concerto di Langhorne Slim.
Formazione:
Contadino Raffaele Giglio – Chitarra, Banjo-Chitarra,Ukulele,Cavaquinho, Glockenspiel,Voce,Fischietto Sirena,Kazoo.
Contadino Ivan Cannata – Basso, Cavaquinho, Glockenspiel,Fischietto Sirena.
Contadino Fabio Renzullo – Tromba, Armonica, Glockenspiel.
Contadino Luca Bravaccino – Batteria,Campanello della Bicicletta, percussioni.
Di seguito le prime date del tour:
31.10 Jah Bless – Torre del greco (Na)
28.11 Black House Blues – Avellino
29.11 duel beat – Napoli con Langhorne Slim
05.12 Santo Graal – Trani
07.12 Zabumba – Senigallia (An)
11.12 Bar Wolf – Bologna
12.12 Contestaccio – Roma
Autore: red.
www.myspace.com/thegentlemensagreement