Tanta intimità ed introspezione vengono fuori dalle dieci tracce di questo secondo album dei Dilaila, sestetto proveniente dal milanese. I Dilaila si esprimono con un molto levigato, spesso occhieggiante all’indie-pop di volta in volta deviato o avvolgente. La voce di Paola da spesso un senso di sicurezza, quasi materno, e accompagna con le sue morbide melodie. I Dilaila, se nel loro esordio “Amore + psiche” del 2002 erano più predisposti al pop, in “Musica per robot” hanno preferito dare più spazio all’introspezione e soprattutto all’intimità. Lo dimostrano con la solitudine cantata nella ballata languida “Occhio di vetro” o nel senso di impotenza espresso nell’implosiva “L’insetto”. “Psico-logo” è l’unico brano fuori luogo dato il suo ritmo serrato, tuttavia ha una sua funzione catartica. “Musica per robot” è stato anticipato dall’Ep “Moderna”.
Autore: Vittorio Lannutti