Proteggi me e tutti i beat del mondo. Sia che picchièttino sugli organismi audio dei pc che sui bidoni della spazzatura. Chi suona, chi canta, chiede protezione da ciò che desidera di più, forse perché Icaro ha imparato la lezione e al sole preferisce l’idea del sole. “Protect me from what I want” ripete Elisa Burchett nell’insistente e docile refrain.
I Casino Royale abbiamo imparato a conoscerli: sono il nome che spinge fino in fondo armonia exotica e cuore roots, e si riesce sempre a trovare il momentino giusto per posizionare i loro tour di suoni bassi nel lettore. Anche questo singolo si fa voler bene. Dura finchè dura, trascurando il timer dei tiranni tempi radiofonici e, come le tracce su vinile di una volta, si protrae per scoprire fino in fondo l’intera anima del pezzo. Ben otto le versioni in cui si veste “P_me”: Madaski dà il suo efficace apporto sintetico, così come LowMax, le altre si assomigliano un po’.
Due tracce video infine come riuscitissimo cotillon. Una è il vivisezionante e arguto video “ufficiale”; l’altra è addirittura formidabile: un girato in formato super8 che immortala le gabbie che intrappolavano Genova nei giorni del G8.
Autore: Sandro Chetta