Ondivago, artisticamente parlando, l’australiano lo è sempre stato. Anzi il fatto che, nel corso degli anni, sia diventato un’icona maudit riconosciuta a livello internazionale, non ha fatto altro che dargli la sicurezza necessaria nel portare avanti questa sua inclinazione. Tanto più che l’ormai corposa e quasi immacolata discografia di Nick Cave il meglio di sé, forse, l’ha già dato e l’idea di un nuovo album non è imprescindibile come un tempo. Motivo per cui dedicarsi a progetti musicali che lo portino fuori dal seminato è alla stregua di una ventata di aria fresca. Nel caso specifico il nostro, in combutta col fido Warren Ellis, si è dedicato ad una colonna sonora. Non una novità in assoluto, visto che la coppia, nel recente passato, aveva dato sfoggio della propria inventiva in questo campo, musicando film (La Proposta, L’Assassinio di Jesse James per Mano del Codardo Robert Ford, The Road, Lawless), pièces teatrali (Woyzeck, Metamorphosis, Faust) e documentari (The English Surgeon, Girls of Phnom Penh, West Of Memphis). La soundtrack in questione riguardaLoin Des Hommes, film del regista David Oelhoffen, tratto da L’Ospite, un breve racconto di Albert Camus, e che parla della cruenta guerra d’indipendenza algerina nei confronti della Francia, terminata vittoriosamente nel 5 luglio 1962. A detta di Cave e Ellis l’intero progetto è nato leggendo solo il copione, senza l’ausilio delle immagini. Una libertà d’azione che ha creato una serie di tracce, dove vengono alternate strumentazioni acustiche ed elettriche, condite da un parsimonioso uso dell’elettronica. Un viaggio immaginario all’insegna del minimalismo e dagli sporadici tratti melodici, che cerca di ricreare in musica la tragicità di quanto viene raccontato. Una sfida non da poco, in buona parte vinta, ma che richiede un approccio all’ascolto non certo semplice e superficiale.
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autore: LucaMauro Assante