Nati dalle ceneri dei Nest e dei Subterraneans i fiorentini Stole Apple pubblicano un nuovo lavoro a tre anni dal precedente “Trenches”. In “Wagon songs” il loro sound ruota attorno ad un incrocio tra post punk e post rock con molti riferimenti al miglior indie-rock degli anni ’90. Con il brano “Brexit” si lasciano andare ad un punk-rock deciso e scheggiato, con “Suicide” travolgono l’ascoltatore con un post-punk cacofonico in cui emergono elementi di noise e shoegaze con cori che evocano David Bowie. Intrigano tanto “Out of fashion” per il crescendo di bellissime chitarre scheggiate e per la parentesi del basso posto in primo piano nel finale, in “Passion” hanno una dialettica che li caratterizza coni rallentamenti e sperimentazioni che anticipano l’ordinario finale post rock. In “Tattu” il quartetto ci regala un rock veloce e tirato prima del greve post rock di “Up your mind” e del circolare ed intrecciato post punk avvolto su sé stesso di “Easier”. “Wagon songs” dimostra che gli Stolen Apple hanno raggiunto un buon livello di maturità, che si denota dalla sicurezza e dal fatto di non risultare mai derivativi ma in grado di tracciare un loro percorso di indie-rock.
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autore: Vittorio Lannutti