I Dorian Gray si confermano una delle migliori realtà musicali nel panorama dell’indie-rock italiano. “La pelle degli spiriti” segue il fortunato “Forse il sole ci odia”, differenziandosi da questo per essere più esistenzialista e maggiormente concentrato sulle contraddizioni ed i conflitti tra mente e corpo.
Il disco è dedicato a Osceola, celebre guerriero indiano, narratore fuori scena e guida simbolica in un viaggio che porta al confine fra la violenza dei rapporti umani e la sacralità dei riti ancestrali, ed è prodotto da Andrea Viti (ex bassista degli Afterhours).
Registrato interamente in teatro gode della cura di Manuele Fior nell’artwork, uno dei più quotati illustratori europei.
Il disco si dipana lungo una serie di ballate, quasi sempre elettroacustiche che si dirigono verso l’indie-pop-noise con degli arrangiamenti sempre ben curati in grado di sostenere le liriche sempre profonde e con una notevole propensione al cantautorato.
Autore: Vittorio Lannutti