Riprendiamo da dove abbiamo interrotto e aggiungiamo nuove riflessioni lungo il viaggio nella Campania del suono elettronico.
La prima compilation Campania Elektronenklang è stata accompagnata da uno stupore, un certo grado di incredulità. Mettere insieme alcune delle tante realtà sul territorio ha creato un certo effetto ed era inevitabile.
Abbiamo avuto modo di raccontare una Campania mai esplorata prima da questo punto di vista. Un lavoro che non sia precisamente di marketing o di “valorizzazione del territorio“, ma propriamente di esplorazione, di racconto dal punto di vista del suono e produzioni elettroniche concentrate in ambito geografico.
Se mezzo secolo fa in Italia eravamo pionieri nella teoria e nella sperimentazione di nuovi scenari, in poco tempo è andato nel dimenticatoio un lavoro enorme e già negli anni novanta era sparita ogni traccia di quella che sarebbe dovuta essere una preziosa eredità che tuttavia poco alla volta e con estrema fatica è stata riscoperta.
L’eredità, “heritage”, è un valore importantissimo, lo sfruttare il lavoro e le conoscenze provenienti dal passato è un vantaggio per il presente ed un trampolino per il futuro.
La sensazione avvertita, di fatto, è che nella penisola dopo l’epoca dei grandi maestri Berio, Maderna, Nono, De Santis, Grossi ecc. sia avvenuto un lungo “black out” che ha spento gli entusiasmi e azzerato le possibilità di sviluppare questo determinato settore, avendo finanche personalità così illuminate come capostipite.
Bisognava partire da quelle intuizioni e da quegli illustri personaggi che però spesso erano nettamente schierati politicamente e forse per questo motivo s’è successivamente preferito sotterrare quella stagione. Tutto ciò in parallelo con l’inesorabile degrado della cultura nel vecchio Belpaese.
Cosa che non è avvenuta in Francia e Germania dove l’eredita è stata tenuta in vita e i ragionamenti sono stati quindi lungimiranti; così oggi, attorno al business della musica elettronica in Europa vi è un considerevole indotto che non ha solo risvolti economici, ma anche e soprattutto sociali e culturali.
Oggi la musica elettronica è la vera ‘volksmusik’ dell’inizio millennio, la si può produrre in casa e può essere diffusa attraverso il web nel quale si trova perfettamente a suo agio.
Bisogna ancora maturare, ma alla data corrente la tecnologia, associata alle nuove conoscenze e informazioni apportate dalla rete, sono entrate a far parte del nostro tessuto artistico e sono andate parzialmente a colmare quel gap che riconduce alla linea di pensiero e alle produzioni di matrice europea.
Ciò vuol dire che non mancano gli attori, anzi spesso in sofferenza, essi sentono la mancanza di un vero apparato o sistema, investimenti, infrastrutture e supporto.
Nello specifico le compilation ‘Campania Elektronenklang’ sono “autoproduzione collettiva” e rivolta esclusivamente al web. Gli autori hanno liberamente contribuito e scelto la propria composizione.
La FreakHouse Records ha raccolto diciassette tra compositori e band a manifestazione di una differenza di stili e quindi di background, di conoscenze e concezioni. Sono presenti nomi come Martux_M Crew, Marco Messina, Il Tesoro di San Gennaro, Mario Conte con il suo progetto Conte di Quintavalle, K-Conjog, Sixth Minor, Matter, Banku, Mooval, Moise, Sub:Ion, AlessandraP, Akamoi, Tjkho, Berkana, Nello K (Khho), Blacky b, il tutto sotto la regia del composer Luigi Ferrara aka Plastic Penguin 2000. Il concept grafico è realizzato dal giovane artista visivo Andrea Manzi.
L’ideale è quello di mostrare un settore per quello che è, vivace e laborioso. Anzi già sono troppe le energie che nel tempo sono andate disperse e si sono spente nell’isolamento o nei vuoti di memoria delle masse perennemente distratte.
Le compilation sono la punta dell’iceberg e pertanto invitiamo le persone a sviluppare un minimo di curiosità e procedere da soli con la ricerca.
Ci sarà una terza pubblicazione a nome Campania Elektronenklang, ma il nostro sincero auspicio è che il lettore/ascoltatore proceda il proprio viaggio da sé, magari prendendo come spunto il lavoro di raccolta che abbiamo svolto come rivista di musica indipendente.
www.facebook.com/freakhouserecordsbooking
http://freakhouserecords.bandcamp.com/
www.facebook.com/campania.suonoelettronico
Campania Elektronenklang – Vol. 2 – Tracklist
01 – AlessandraP – Multitude in Made
02 – Banku – Lumen
03 – Martux_M Crew – Wavesentences
04 – Berkana – My name is Ash and I’m a slave
05 – Mooval – In a Light Surface
06 – Sixth Minor – Frozen
07 – Conte di Quintavalle – Ave o Maria, Morituri Te Salutant
08 – Il Tesoro di San Gennaro – Le Sorbe e Le Nespole
09 – Akamoi – Esp.m. IX (revisited)
10 – Marco Messina – Tarde
11 – Matter – Nucleotide
12 – Moise – Sunday at the Beach
13 – Sub Ion – Urtology Ward
14 – K-Conjog – Shinnan
15 – Nello K – I Said It’s Only Mud
16 – Blacky b – Modulaxa
17 – Tjkho – Usealand.