Rock’n’roll sviscerato a più non posso è la linea guida degli Hormonauts, trio scozzese-emiliano che giunge al quarto disco, con questo “Harmonized”, da inserire vicino a Heavy Trash, il Cd che Jon Spencer ha pubblicato l’anno scorso, omaggiando, in chiave acustica le perle del rock’n’roll anni ’50. Le dodici tracce di questo quarto lavoro dei trio devono molto tanto al miglior rock di Elvis, Eddie Cochran e soci (“Hormonette” e “Swimming pool”), quanto al blues, ben presente nella title track ben nascosto in bolgie e nell’acustica conclusiva “Any normale super hero”, quanto a diverse sfaccettature degli anni ’80. Infatti, rileggono in chiave swing “My Sharona”, mixato a Casasonica da Max Casacci e Condimix, omaggiano i Gun Club ed il post-punk in “Shit faced” ed il miglior pop-rock di quel decennio in “Top of the world”. Tuttavia le prelibatezze di questo gustosissimo piatto non finiscono qui, dato che “Greasy Black hands” è sospesa tra atmosfere western ed il miglior conutry-rock. Di strada ne hanno fatta parecchia gli Hormonauts, aprendo anche concerti per gente come Rancid, Manu Chao e The Cramps, è giunto dunque il momento di chiedere il conto e di ottenere la meritata visibilità.
Autore: Vittorio Lannutti