Nostalgici ma attualissimi The Kaams che con “One to six” pubblicano il loro secondo album, frutto anche di un’intensa attività live. Il quartetto martella con un garage-punk che affonda le radici nel garage-beat dei ’60, ma che si è evoluto lungo il percorso che ha intrapreso il genere negli anni ’90 quando è stato macellato e rivoltato dalla ciurma della Blues Explosion, degli Oblivians & Co.
The Kaams riprendono quel garage-blues più che altro nello spirito, perché a differenza di questi nomi sono meno irruenti, essendo maggiormente devoti al soul, quindi più vicini a dei Dirtbombs spogliati del noise.
Tra i brani più eccitanti vanno senz’altro citati l’aggressiva e serrata “Don’t tell me lies”, l’ansiosa “Chocolate band” ed il rock’n’roll punkato di “Cry!”. Insomma sono irresistibili, quindi se passano dalle vostre parti non perdeteli.
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autore: Vittorio Lannutti