Non è stato mai facile definire e prevenire le direttrici musicali di Greg Cartwright e i suoi Reigning Sound, mai niente che li potesse inquadrare in qualsivoglia metro o recinto stilistico ogni, volta un qualcosa di diverso imperversava ed lo fa pure ora nelle trame sonore, nei traffici di note e suoni che questa formazione americana del North Carolina disegna a proprio piacimento e goduria.
Shatterd – questo il nuovo album del combo statunitense – sembra l’appendice sonica del precedente Love and Curses del 1999, un disco, undici tracce dal forte feeling d’ascolto, una massa di ritmo e ballate che catturano subito il cuore e che non sono mai uguali una dall’altra, un jukebox reale per ficcare testa e orecchi e sparire un po’ dalla circolazione del tran tran quotidiano.
Rock, soul, r&b e sfumature d’altro sostengono l’ascoltatore dandogli anche la forza motrice di ballare i singoli pezzi come più gli aggrada, una versatilità stilistica di carato che se data in pasto al loud stereo oltre il consentito, tutto viene trasformato in un ballroom fumoso ed eccitante da vivere fino ai bordi, come fortissimi sono i profumi nigger che avvolgono l’intero registrato dandogli quella sensualità diversamente vintage, diversamente straordinaria.
Potrebbe essere la seconda “versione nascosta e mai edita” del film cult The Commitments North Cackalacky girl, My my, Baby it’s too late, In my dream tanto è la forza esplosiva che trasmette, un fascino “d’altri tempi” che vive nell’oggi e quando brani come Falling rain, la Pickettiana You did wrong o il soul vibrante e smooth di I’m trying (to be the man you need) oltrepassano il lettore si è su di un altro pianeta dove una coscienza dalla pelle nera è la più bella sensazione che ci sia concessa.
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autore: Max Sannella