Questo disco giocoso, allegro e naif, ha il potere di raddrizzare una giornata storta, perchè porta la Primavera anche dove non c’è. Sicuramente un po’ furbetto in qualche scelta generale di produzione, ma per il resto onesto e sincero, tanto per cominciare nella scrittura, My Life on a Pear Tree vanta tante buone canzoni, e si fa forte della voce algida e tanto tenera di Leli, che gioca con la musica acustica come fosse Alice nel Paese delle Meraviglie; canzoncine indie folk prevalentemente acustiche dunque, come una versione più solare e pop di Coralie Clement, Ian Fays, Jessica Lea Mayfield, Dresden Dolls e Carla Bruni.
Accanto alla cantante chitarrista, che suona pure glockenspiel, contrabbasso e sitar, troviamo John, che rifinisce gli arrangiamenti, e poi una serie di collaboratori (nomi provenienti da 33Ore, Mariposa, Frida x, Bologna Violenta, etc) che apportano una gamma insospettabilmente ampia di strumenti, tra i quali il theremin, la tuba e altri fiati, e l’organo.
Tra i brani che meritano una citazione, sicuramente ‘In the Backyard’, potenziale singolo, la cover acustica di ‘Lithium’ dei Nirvana, e quella di ‘Anyone else but You’ (tradotta qui in italiano) dei Moldy Peaches, che ricorderete nel film Juno, e poi la notevolissima ’17th June’ (il brano col theremin), e le due canzoni in francese: ‘Mon Amour’ e ‘Chat Noir’. Due invece i brani cantati in italiano, tutto il resto in un buon inglese.
My Life on a Pear Tree è un disco d’esordio, che segue in ogni caso l’Ep intitolato Music is not for Grownups del 2008.
LE-LI – I Wonder (live) from Tommaso Alvisi on Vimeo.
Autore: Fausto Turi