Sentito omaggio di un quartetto d’eccezionale duttilità all’arte affascinante di Bertolt Brecht e Hanns Eisler. “The Gray Goose” è uscito per la label partenopea Itinera, dopo essere stato presentato in anteprima durante lo scorso Pomigliano Jazz Festival.
Un’idea nata dall’unione d’intenti del pianista Francesco D’Errico e del saxofonista Claudio Lugo, che si è sviluppata grazie all’apporto determinante del batterista d’estrazione free Famoudou Don Moye (Art Ensamble of Chicago) e il performer/poeta/scrittore/musicista tedesco Hartmut Geerken.
Il disco si sviluppa per più di un’ora su un piano musicale maggiormente incentrato sulle composizioni di Hanns Eisler, dalle quali il quartetto trae la giusta ispirazione per tessere trame d’assoluta introspezione sonora. La voce recitante di Geerken accompagna lo sviluppo narrativo dell’opera, attraverso l’esposizione tematica, colma di denuncia sociale, dei testi di Bertolt Brecht. Agli arrangiamenti di D’Errico e Lugo sui temi del compositore tedesco si alternano alcuni brani originali scritti dai quattro appositamente per questo progetto. Un disco di non facile ascolto per via dell’andamento frammentario delle musiche votate all’accompagno di situazioni sceniche, dove la mancanza del fattore visivo lascia molto all’immaginazione e rende il tutto alquanto ostico. Brani che richiedono la giusta attenzione e una prontezza fuori dal comune per riuscire a cogliere le sfumature e le soluzioni di una performance, sotto certi aspetti, troppo autoreferenziale.
Un tentativo lodevole, in parte riuscito, di unire alla sacralità di una corrente musicale/teatrale ben specifica l’idioma di un jazz lontano dalle sue classiche strutture.
Autore: Roberto Paviglianiti