Era il 1978 il punk incendiava letteralmente l’Europa e l’America. In quegli stessi giorni Mike Ness, Casey Royer, Rikk Agnew e i fratelli Frank in California nella cittadina di Fullerton davano vita ai Social Distortion, destinati di li a poco a diventare un vero e proprio culto della scena punk di Los Angeles in buona compagnia di band come Germs e Black Flag.
Ragazzi scatenati e pieni di talento i nostri amici con una gran voglia di suonare un rock emotivamente coinvolgente. Nelle loro canzoni trovavi la vita di tutti i giorni. Trovavi quell’America fatta di storie di strada e di outsider. Purtroppo la carriera di Ness e soci è stata limitata da lunghissime pause legate a cadute personali e a tragici eventi. Negli ani tante cose sono cambiate, la line-up del gruppo è cambiata forzatamente, anche l’irruenza degli esordi non è più la stessa, ma al di fuori di loro non ci viene in mente nessuno per cui valga ancora spendere la parola punk.
Senza dubbio infatti la qualità migliore dei Social Distortion è stata ed è la coerenza. Il rimanere in contatto, nonostante l’alternarsi delle mode, con le radici del rock. Hard Times And Nursery Rhymes a sette anni di distanza dall’ultimo lavoro, rilancia giustamente il gruppo. Le 11 tracce proposte danno vita ad un vero e proprio viaggio che mette insieme rabbia, malinconia, melodia: blues, gospel, rhythm ‘n’ blues, rock’n’roll che si fondono in una sorta di caleidoscopio musicale.
Si inizia con lo strumentale Road Zombie, per passare al blues sudista di California (Hustle And Flow) con possiede quella tipica atmosfera calda e malsana che ricorda tanto gli Stones di Exile on Main Street. Diamond In The Rough fa venire la pelle d’oca, sembra di sentire uno Springsteen tornato giovane. Mentre Alone And Forsaken è invece la splendida rilettura di un classico di Hank Williams con la chitarra ruvida e veloce che contrasta con la voce carismatica di Ness.
La classica aggressività travolgente e graffiante dei Social Distortion si ritrova invece in episodi come Gimme the Sweet and Lowdown, Machine Gun Blues, Far Side of Nowhere, Still Alive.
A chiudere ci sono infine una manciata di ballate intime e malinconiche come Can’t Take It With You, Bakersfield e Writing On The Wall. I Social Distortion di questi tempi potranno apparire anacronistici, ma a dispetto delle tante band giovani di poco talento e di nessuna grinta, che ci tocca spesso ascoltare, sanno proporre la magia del rock.. Hard Times And Nursery Rhymes è un album viscerale che brucia elettricità. Musica semplice perché suonata con il cuore. Non c’è da spendere troppe parole, assolutamente indispensabile di questi tempi. Social Distortion – Hard Times And Nursery Rhymes by Epitaph Records
Autore: Alfredo Amodeo