Un pavimento cosparso di rose secche. Qualcuno dovrebbe dire ai Postit che l’immagine della copertina del cd dice di un gruppo a volte più di quanto possa la musica stessa. In questo caso l’accostamento fra la musica e l’immagine è pienamente indovinato, purtroppo.
Un qualcosa che è morto scaraventato a casaccio su un pavimento algido.
Il post rock non è più fra noi, ragazzi: fatevene una ragione.
Lodevole il tentativo di dargli una scossa velocizzando i tempi, ma il focus è ancora lontano dall’obiettivo prefissato, nonostante gli sforzi – che non mi sento di biasimare, anzi, dateci ancora più dentro.
I Postit sono quattro ragazzi di Campobasso – chitarra e loop, batteria, basso e tastiere – che partono da background diversi per giungere in un luogo che nessuno sente proprio veramente.
Ricevere una recensione negativa non dovrebbe essere motivo di vergogna o di rabbia, ma un sprone a fare meglio per arrivare allo scopo che ogni musicista si prefigge: comunicare. E purtroppo “Mumble” non comunica alcunché.
Autore: Giuseppe Repais