Vitali, granitici ed incalzanti, i Danamaste mantengono in questo loro quarto album intitolato Amore Tosse il proprio tipico chitarrismo frontale, dando tuttavia sempre più spazio alle parti melodiche ad alto volume ed approdando ad una forma sonora più liquida, dinamica, avvolgente, progressive, con lo stesso impatto ma più densità rispetto al passato, che si presta bene ai criptici testi talvolta ambigui e deformanti talvolta lucidi e inquieti, dal carattere non sense, generalmente cantati in prima persona.
Due anni dopo Le Teste degli Altri, i Danamaste si pongono come gruppo rock maturo e consapevole che anche su disco trova una dimensione espressiva funzionale, e nell’arco dei 9 brani di Amore Tosse il quartetto formato da Francesco Tedesco (voce, chitarra), Teresa Tedesco (chitarra, voce), Rita Marchitiello (batteria) e Antonio Senesi (basso) ci regala alcuni episodi di grande valore, tra i quali citiamo le incalzanti visioni disseminate di simbolismi ‘Laszo Varga‘ e ‘Fucili‘, la superba ‘63‘ costruita su un riff centrale e su un vorticoso lavoro chitarristico in continua evoluzione, la zeppeliniana ‘Organetti‘ al contempo fisica e concettuale e dunque sintesi perfetta della musica del gruppo, o ‘Halo‘ divisa di netto in due parti, la prima arpeggiata e dimessa introduce la seconda hard rock.
Amore Tosse è un disco hard rock psichedelico in cui la chitarra elettrica è sfruttata ad alto grado creando ricche tessiture, mentre il cantato in lingua italiana, riverberato e sottilmente malinconico, è utilizzato in modo da suonare organico e suggestivo.
Un disco perfettamente riuscito in cui c’è l’anima dei Danamaste, un gruppo il cui nome ora è giunto il momento che finalmente emerga maggiormente.
autore: Fausto Turi