autore: Francesco Raiola
Il confine tra cosa sia una notizia e cosa non lo sia è, al giorno d’oggi, molto labile. Ogni giorno ci troviamo di fronte a un flusso d’informazioni tale che spesso neanche ci facciamo caso e la news di politica si mescola a quella sull’ultimo tatuaggio del tal vip, all’omicidio per strada passando per lo sguardo al famoso colonnino morboso.
Comunque no, non volevo fare un discorso generale, anche perché sarebbe così generale e pieno di esempi che ci vorrebbe troppo tempo, così prendo ad esempio un articolo che mi è capitato sotto mano ieri mattina. Nella consueta rassegna stampa mattutina, su Consequences of Sound ho trovato questa (non) notizia: “Morrissey non riunirà gli Smiths per il Coachella 2013″.
Per chi non lo sapesse, il Coachella è uno dei migliori festival musicali (“music and Arts Festival”) al mondo, quindi uno degli eventi più attesi della stagione e la ricerca dello scoop sui nomi fa parte del grande gioco dell’informazione musicale. Quel gioco per cui – parentesi – sempre ieri mattina potevamo leggere, sempre su CoS, una quasi notizia, ovvero che i Rolling Stone NON sarebbero stati tra gli headliner di quest’edizione del festival. Non potendola definire pienamente una non-notizia, rientra però appieno nel limbo delle quasi-notizie. La particolarità sta nel fatto che questa news fa parte delle classiche voci smentite da voci. Anzi, a dire la verità, i RS, o chi per loro, ci hanno messo un po’ del loro quando nell’app sul tour avevano incluso la data del 12 aprile (data di inizio del festival) proprio al Coachella, ma senza farlo seguire da una comunicazione ufficiale. Una data che è stata dopo poco cancellata. Insomma nulla di ufficiale, ma la notizia poteva starci, così come la susseguente smentita.
Ma torniamo agli Smiths. Chi conosce minimamente il gruppo sa che due cose sono certe: la prima è che tutti i festival vorrebbero che Morrissey, Marr & Co. tornassero assieme su un palco sotto l’egida The Smiths, e sarebbero pronti a coprirli di soldi e non solo (CoS ricorda come lo stesso Coachella si sia reso disponibile, visti i gusti del Moz, a creare un’edizione totalmente vegetariana dell’evento). E come biasimare gli organizzatori? Chi non vorrebbe rivedere e riascoltare uno dei pochi gruppi che con all’incirca 70 canzoni in repertorio (in 4 anni), divisi in 4 album in studio e varie altre registrazioni, è entrato di diritto nel pantheon delle band che hanno fatto la storia della musica inglese? “The Smiths: la miglior band di sempre?” si è chiesto provocatoriamente Salon nella recensione alla biografia del gruppo scritta da Tony Fletcher, con tanto di intervista in cui l’autore posizionava la coppia Morrissey/Marr al di sopra delle coppie Lennon/McCartney e Jagger/Richards. Provocatorio senza dubbio, ma non sorprende vedere il gruppo equiparato a quei mostri sacri.
La seconda cosa che i fan del gruppo sanno è che sono state maggiori le frequentazioni degli avvocati dei rispettivi membri del gruppo di quanti siano stati gli incontri dai loro assistiti. Troppo spesso le aule di tribunale più dei palchi sono stati palcoscenico di scontri che hanno portato Morrissey a pronunciare la celeberrima frase per cui preferirebbe mangiare i propri testicoli che riformare gli Smiths, “e questo detto da un vegetariano”.
Insomma tutti sanno che Morrissey non ha intenzione – e l’ha dichiarato più e più volte – di riformare gli Smiths, purtroppo, così come tutti quelli che seguono queste cose sanno che ogni anno il Coachella ci prova ricevendo la solita porta in faccia – e lo ha dichiarato nella consueta conferenza stampa di presentazione anche il fondatore del festival Paul Tollett che una voltà arrivò a offrire al gruppo 5 milioni di dollari.
Insomma il Coachella, come ogni anno, ha invitato gli Smiths a suonare al Coachella. Gli Smiths, come ogni anno hanno rifiutato o, meglio, non hanno manco preso in considerazione l’idea della reunion – al Coachella come a nessun altro festival.
Dunque, e torniamo alla domanda iniziale: dove sta la notizia che non la trovo?