Praticamente quattro cavernicoli cresciuti a pane e rock’n’roll, ecco chi sono i Gonzales, teppisti che sfasciano strumenti, amplificatori e timpani, selvatici, che incidono con Checkmate un lavoro punk’n’roll cantato in inglese in cui riversano rabbia e frenesia giovanile a piene mani. D’impatto frontale, sempre e comunque, le loro 10 canzoni portano chiari i segni di una passione musicale indomabile, fondamentalmente street rock’n’roll, ma anche sottilmente hardcore, malgrado quest’ultima componente – grande scuola di musica e rivoluzione, ricordiamolo sempre – in Checkmate emerga a tratti, e sia più che altro funzionale, un maglio metallico per chiarire che i Gonzales non sono in alcun modo una band di punk moderno da classifica, piuttosto una schiacciasassi da palco.
Essi stessi ci spiegano quale sia la musica su cui si sono formati: Radio Birdman, Stooges, Motorhead e Dead Boys, e aggiungerei i nomi di qualche band svedese come Turbonegro o Hellacopters, oltre a rendergli atto di aver realizzato un fantastico album rock’n’roll italiano, malgrado di italiano non abbia nulla, riprendendo un discorso orgogliosamente anglofono. Una nota di merito per il cantato in inglese, una volta tanto, rispetto a tante altre band italiane, molto buono nella pronuncia di Tilen Durden e di Markey Moon. Gli altri due teppisti coinvolti nella band si fanno chiamare Malcom B.Cobra, e semplicemente B.
L’attenzione ed il rispetto verso la storia di questo genere musicale, è testimoniata anche nell’approccio sozzo e garage, che emerge, dissezionando in profondità le canzoni; e poi nella bella cover di ‘Ring of Fire’ di Johnny Cash, eseguita in una violenta versione punk, dunque irriconoscibile.
Autore: Fausto Turi