Segnatevi questo nome, perché probabilmente sentirete parecchio parlare dei Kensington in futuro. A dispetto del nome british, questa band viene dall’Olanda, precisamente da Utrecht, dove è praticamente uno dei gruppi rock più seguiti della scena alternativa. Sebbene da noi non sia particolarmente conosciuta, è attiva dal 2006 e ha alle spalle una vasta gamma di esperienze, tra cui spiccano due Ep, tre album, un’intensa attività live e numerosi riconoscimenti, uno su tutti un MTV Award.
“Rivals” è la loro terza fatica discografica, quella con cui il quartetto olandese tenta l’all-in per la scalata al successo anche fuori da casa propria. Così i Kensington infilano una serie di tracce più in stile pop rock che alternative ma comunque estremamente godibili, che fanno un po’ pensare a i Rooney (ve li ricordate? Quelli di “Where did you heart go missing?”) e un po’ ai Kings of Leon, seppure riescano a mantenere una certa identità anche se va detto che, come spesso accade in certi casi, non ci sia niente di particolarmente innovativo.
Nella tracklist spiccano brani come il trascinante “Streets”, la romanticamente triste “All for nothing” e quelle più danzerecce di “Worlds you don’t know” e “Don’t walk away” ideali se la vostra vita sentimentale è particolarmente travagliata. Niente da dire anche dal punto di vista tecnico: i Nostri d’altronde sono una band scafata, suonano assieme da anni ed il feeling si vede e si sente, da notare anche il timbro graffiante e al contempo profondo del cantante Casper Starreveld, che conferisce quel tocco in più che non guasta.
Molti si chiedono come mai un gruppo del genere, con tutte le carte in regola per sfondare, non abbia ancora fatto il salto di qualità; trovare una motivazione a tutto questo non è sempre così facile ma di sicuoro si può affermare che, con un velo di innovazione in più al livello musicale, i Kensington potrebbero ottenere il successo che meritano.
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autrice: Veronica S. Valli