La musica è sempre stata un linguaggio condiviso tra Mark Linkous era l’anima e la voce degli e ma pur vero che Matt Linkous, fratello di Mark, ne era parte fondamentale. Così nel 2009 i due discutevano con passione del nuovo album che stavano registrando e dei piani successivi. Le loro conversazioni. Anni dopo Matt, con Melissa la cognata di Mark anche lei nella band, hano iniziato a setacciare scatole di nastri per catalogare e conservare le registrazioni inedite di Mark e portare il suo album postumo, intitolato ‘Bird Machine‘.
“Bird Machine” uscirà l’8 settembre e ed è accompagnato dalla pubblicazione della traccia “Evening Star Supercharger“, con illustrazioni e testi scritti a mano da Mark.
Nei quattro precedenti dischi firmati Sparklehorse Mark si è costruito una reputazione come uno dei cantautori più distintivi e influenti del rock alternativo. La sua combinazione di ballate spettrali segnate dall’elettricità statica e rock distorto da brivido è stata venerata da colleghi musicisti come Thom Yorke, PJ Harvey e Tom Waits, con tutti i quali ha registrato, e profondamente amata dai suoi fan. Ma l’intimità e l’onestà che hanno reso le sue canzoni così speciali hanno anche messo a nudo i problemi che portava. Mentre continuava a lavorare al suo quinto album, registrando con Steve Albini a Chicago, e davanti alla sua amata console di missaggio Flickinger del 1968 nel suo studio Static King, la depressione che lo aveva oscurato per molti anni iniziò ad approfondirsi. Il 6 marzo 2010 si è suicidato all’età di 48 anni.
Diversi anni dopo, quando Matt, Melissa e Bryan Hoffa, uno specialista di conservazione audio presso il National Audio-Visual Conservation Center della Library of Congress, iniziarono il meticoloso processo di ascolto e archiviazione delle registrazioni di Mark, trovarono le idee che Mark aveva discusso con Matt era stato raggiunto in modo vivido e potente. Un certo numero di canzoni era vicino al completamento, mentre altre necessitavano solo di un attento incoraggiamento – l’aggiunta di strumentazione sottile e voci di accompagnamento in alcuni casi, un altro attento mix in altri – per spiccare il volo. “Era come se le canzoni ti facessero sapere”, dice Melissa. “Mark ha comunicato queste canzoni. Abbiamo solo fatto del nostro meglio per trasmetterli”.
Mark era notoriamente un perfezionista riguardo al suo lavoro e la questione se completare l’album pesava molto su Matt. “È la decisione più difficile che abbia mai preso”, afferma Matt. “È difficile fare una scelta sull’arte di qualcun altro, anche se li conosci da una vita e hai lavorato con loro, anche se erano tuo fratello e il tuo migliore amico. Abbiamo avuto lunghe conversazioni sul non voler portare la cosa in una direzione diversa. Volevamo far emergere quello che c’era”.
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‘Bird Machine’ tracklist:
1. It Will Never Stop
2. Kind Ghosts
3. Evening Star Supercharger
4. O Child
5.Falling Down
6. I Fucked It Up
7. Hello Lord
8. Daddy’s Gone
9. Chaos of the Universe
10. Listening to the Higsons
11. Everybody’s Gone to Sleep
12. The Scull of Lucia
13. Blue
14. Stay