Più vivi che mai. Sono sopravvissuti a tante vicissitudini i newyorkesi Unsane, hanno superato il ventennio di attività e con questo “Wreck” dimostrano di essere più informa che mai.
La formula è sempre la stessa, l’immortale ed immarcescibile blues-noise-core che il power trio propone con la solita violenza. La copertina poi richiama sempre quell’immaginario di ansia condito da tanto sangue, elementi che hanno sempre caratterizzato le copertine di tutti gli altri dischi.
“Wreck” è sicuramente una delle loro opere migliori e la sensazione è che il wall of sound sia meno potente, in favore di un blues più scarnificato.
Tuttavia non mancano brani rancorosi e tirati, inni di assalto all’arma bianca (“Pigeon”), o nei quali la tensione è talmente tirata da rimanere implosa e frustrata (“Don’t”).
I martellamenti circolari, ai confini con il math, dominano la vibrante “Metropolis” e la percussiva e abrasiva “Roach”.
Nel finale il trio si lascia andare ad una cover, ovviamente interpretata con il loro stile aggressivo e sanguigno, di “Ha ha ha” dei Flipper. Uno dei dischi dell’anno!!!
Autore: Vittorio Lannutti