Manipulator gli ha donato il palmarés dell’ indie rock yankee, ma non pago il folletto originario di Laguna Beach, ma traslocato in San Francisco, Ty Segall non vuole intendere di darsi una calmata e in men che si dica ritorna ansioso con un Ep di quattro tracce, Mr. Face Ep, quattro inediti registrati in due vinili (uno rosso e uno blu) che – abbinati a fantasiosi occhiali in 3D per “entrare totalmente” nell’artwork ed in molto altro fanno pane e companatico per chi anela stravaganze visive/auditive assolute, nonché suoni pazzoidi e allucinati.
L’artista Segall dimostra – come sempre – stile e potenza creativa, il suo garage lo-fi entusiasma e rende ogni sua produzione un luogo sacro dell’alternative, fuori dai consueti overdub, alla lontana da tattiche precostituite, il suo è un mondo sonoro sporco con alcune irruenze distorte che fantasticano matrici anche punk-surf, una grezzaggine che si stampa in testa come un amore non corrisposto. Feedback, profumi vintage, ballate honey e scatti hippies “Mr. Face”, una bella shakerata sufing “Circles”, il mood sciantoso di chitarre e ritmiche convulse “Drug mugger” e – per finire – quel “debito” verso gli Stones più ammansiti che “The picture” firma con tripudio di dolcezza amara.
Ty Segall regala sempre grande dimestichezza con il buon sound, non si inventa nulla di nuovo, ma dal nulla – fate come vi pare – inventa. Eccome!
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autore: Max Sannella