Non fai in tempo a recensire una colonna sonora di Nick Cave che dopo poco arriva una sua nuova uscita insieme (ovviamente…) con i Bad Seeds. Come Lazzaro anche il songwriter australiano, ogni volta, risorge in una diversa incarnazione artistica (musicista, scrittore, sceneggiatore, attore). Il ritorno alla sua veste “tradizionale”, riserva non poche emozioni. Già a partire dall’omonimo, nonché primo singolo, “Dig, Lazarus, Dig!!!”, il “tiro” appare quello dei giorni migliori. Memore forse della ritrovata “verve” col side-project Grinderman, King Ink da’ prova di non aver perso ancora le sue doti di compositore. Le varie “Today’s Lesson”, “Albert Goes West”, “We Call Upon The Author”, col loro piglio rock & roll e la malata verbosità dei testi, ci riconciliano con un autore che pareva, ultimamente, alquanto, involuto… Del resto, mantenersi creativi dopo una carriera così lunga non è impresa facile. In questa occasione, se “il marchio di fabbrica” rimane inconfondibile, l’intensità interpretativa produce effetti positivi in gran parte del disco. Sul versante musicale, invece, strumenti come l’organo vengono messi in primo piano (la soulful “Midnight Man”) oppure si cita il post-punk (“More News From Nowhere”). Forse a mancare, alla fine, sono proprio quelle ballate che per un certo periodo tanto era piaciute a Cave. Sarà per la prossima volta?
Autore: LucaMauro Assante