Egr. Lettore
Di tanto in tanto mi piace scoprire la “Webhead” degli altri e non escludo che il prossimo possa essere tu…si, proprio tu che stai leggendo e fai finta di niente. Se hai seguito i precedenti episodi di “Webhead”, sicuramente oltre ai puntini sospensivi, avrai notato che intendo dirti che internet ci sta frullando il cervello. La rete ormai vive di vecchie logiche di marketing da mercatino rionale camuffate con bei paroloni, fa di tutto per venderci qualcosa e tu ed io come due baccalà mettiamo pure “mi piace”…
Questa è la “Webhead” di LucaMauro Assante, decano di Freak Out Magazine, ormai uno dei pochi che non dice che la musica di oggi non è come quella di ieri, dall’orecchio affilatissimo e temprato da anni e anni di musica indipendente…
– WEBHEAD – Episodio #5 – “Brexit” di Lucamauro Assante
Il caro Luigi Ferrara, durante un’umida serata napoletana, mi ha fatto calorosamente una (web)head tanta affinché scrivessi le poche righe che troverete qui sotto…Come on, let’s go…
…nelle scorse settimane si è parlato molto di Brexit. La Gran Bretagna, come tutti saprete, ha deciso di prendere le distanze dal resto della Comunità Europea (del resto che andate trovando da un’isola???). Finanche i promotori del voto, tipo David Cameron, Boris Johnson e Nigel Farage sono fuggiti a gambe levate dalle loro responsabilità. Si vede che la gente d’oltremanica è proprio distaccata di suo…
…certo, ad oggi, quest’Europa stenta a decollare e ci rimane solo un’idea romantica di unità che poggia su basi malferme. Comunque, al pari del buon Gruff Rhys dei Super Furry Animals (ma starà mica facendo il gallese sulla munnezza?), anch’io “I Love EU”…
…poi capita che se l’Inghilterra esce dalla porta, ti ritrovi un suddito della regina rientrare dalla finestra per un concerto a Pompei alla modica cifra di 300 euro e passa, David Gilmour docet.
Detto che l’effetto nostalgia funziona benissimo di questi tempi (quante band, all’epoca magari semi sconosciute, continuano a riformarsi? Di quanti Springsteen abbiamo ancora bisogno? Non ditelo ai rispettivi fan(atici), però, che, al pari del sottoscritto potrebbero vedere i miti di gioventù andare a pezzi), di certe esperienze musicali rimane solo una lontana eco di quando avevano veramente qualcosa da dire…
…spezziamo, invece, una lancia a favore dei giovani. Da poco mi è capitato di rivedere questo live in studio di East India Youth (artista made in Uk pure lui) e di aver pensato ecco un discreto esempio, magari perfettibile, di moderno songwriter che utilizza i marchingegni elettronici senza esserne schiavo. Chapeau…
…discorso inverso per la tanto chiacchierata Grimes. Ammetto che il mio piedino non ha resistito a battere al ritmo della sua ‘Flesh Without Blood’. Premesso che, personalmente, non ho nulla contro il pop, se non è di grana grossa, vedere la versione dal vivo dello stesso pezzo dal vivo con ampi spazi di semplice karaoke mi ha lasciato alquanto interdetto. Complice il suo concerto meneghino di quest’estate, condito da considerazioni sulla autenticità del concetto di live sparse sul web, mi verrebbe la voglia di aprire un bel dibattito in merito…
…sempre a proposito di discussioni su internet, sarebbe interessante conoscere il pensiero di tanti imberbi (e non solo) giornalisti sulla polemica tra il noto scrittore Aldo Nove e la rivista Rolling Stones. Se ragazzi (e non solo) sapessero come funziona veramente il mondo degli scriba di musica, almeno in Italia, apriti cielo…
https://www.facebook.com/aldo.nove.7/posts/1315016351860788?pnref=story
…mea culpa. Credevo che Iosonouncane appartenesse alla schiera dei nuovi cantautori italiani. Visto in concerto, ciò è vero solo in minima parte. Un live, il suo, lontano dai luoghi comuni del genere, ostico in molti tratti eppure stimolante. Da rivalutare…
Chiudiamo in bellezza con una sana menata calcistica. I lusitani sono diventati campioni d’Europa con un sola vittoria nei 90 minuti durante le gare che hanno portato alla finale dell’ultima edizione della manifestazione del vecchio continente. Partita alla quale hanno partecipato senza pagare il biglietto. I soliti portoghesi…(ps: però il loro capitano, Cristiano “gel” Ronaldo, aveva decisamente la squadra in pugno)
CLICCA – QUI – per leggere Webhead – Episodio #1 – Misty Mountain
CLICCA – QUI – per leggere Webhead – Episodio #2 – Gomorrha
CLICCA – QUI – per leggere Webhead – Episodio #3 – Quando noi eravamo avanti di Michela Aprea
CLICCA – QUI – per leggere Webhead – Episodio #4 – Gli INDIEmenticabili