E arrivò il momento del live con orchestra anche per uno dei migliori autori del nostro tempo, e che autore e che orchestra: John Grant con la BBC Philarmonic (che conta ben 60 elementi).
Il romanticismo moderno, agrodolce quando non cinico e amaro del barbuto ex-leader dei Czars trova in questa dimensione che per molti risulterebbe stucchevolmente barocca adeguato compimento raggiunto già dalla prima traccia It Doesnt Matter To Him.
Un tripudio di archi e fiati su cui il nostro sembra trovarsi perfettamente a suo agio e che su brani quali Vietnam e Marz assume addirittura la grandeur di immortali soundtrack.
Le canzoni arrangiate per questo format dalla collaboratrice di vecchia data Fiona Brice son state poi portate in tour con la Royal Northern Sinfonia per una serie di date in UK che sono andate tutte ovviamente sold-out e la Bella Union ha avuto quindi la lungimirante idea di immortalarle su disco.
Poco altro da aggiungere: chi come il sottoscritto ha già avuto il piacere di poter assistere ad un concerto di John Grant come quello tenuto la scorsa estate qui da noi (Vasto, Siren Fest) sebbene più tradizionalmente rock – sa che l’artista on stage è capace di generose performance all’insegna di un’umanità difficilmente riscontrabile in altre stelline e starlette varie dello show-biz.
Per chi invece ha mancato questi appuntamenti, ricordiamo il tour europeo del prossimo inverno che toccherà anche l’Italia il 22 novembre a Milano, presso il Fabrique; e che segue quello americano, concluso proprio nel momento in cui scriviamo, insieme ai Pixies.
Che ci sia anche GMF in tracklist, una delle canzoni più belle degli ultimi anni da parte di certo cantautorato che definire off è ormai riduttivo, poi è motivo in più per sollecitarvi all’ascolto.
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autore: A.Giulio Magliulo