Provengono dalla stessa città che ha dato i natali a Bob Dylan, Duluth, i Black-Eyed Snakes, che con “Rise up!” proseguono sulla strada del blues tracciata con il precedente omonimo di due anni fa.
In quest’ultimo disco le dodici battute sono maggiormente intrise di noise e di tribalità (“Mexican Half-Stick”) e non a caso hanno coverizzato “Bo Didley”, resa con un boogie frenetico. Nella title-track troviamo il blues confuso ed epilettico si tramuta in un noise tanto caro ai Sonic Youth degli esordi.
Come in ogni disco nel quale si omaggia la musica del diavolo non può mancare lo stop-blues, come in “No good daddy” nella quale vengono rievocati i fasti della collaborazione tra R. L. Burnside e la Jon Spencer Blues Explosion. I B-ES provano ad entrare anche nel mondo delle sperimentazioni più oscure (“In A”) e se da un lato si dilettano anche a rendere inquietante il blues acido di “Hillside stomp”, dall’altro fanno cambiare pelle al blues purissimo di “Conbread” in un soul-gospel. I B-E S sono nella continua ricerca di nuove strade del blues.
Autore: Vittorio Lannutti