Improvvisazione, casualità, ripetizione, assurdità, variazioni. Quante volte e per quanto ancora si sentirà parlare dell’enorme influsso scaturito sulla composizione moderna dalla scuola di Colonia, che sotto l’influenza del maestro Karl-Heinz Stochausen seppe conquistare e ridare una nuova forma alle esecuzioni di tanti giovani e talentuosi artisti, affamati della ricerca e della sperimentazione formale. Ancora oggi le caratteristiche dettate in apertura del testo risuonano nella realizzazione di queste due composizioni per clarinetto, chitarra acustica, electronics registrate dal vivo lo scorso Dicembre a Berlino dai due autori Kai Fagaschinzki e Michael Renkel, formulatisi come Rebecca nel 2002 e reduci da numerosi festival dove hanno raccolto elogi ed apprezzamenti per la personale rilettura proposta nelle loro partiture, di quelle forme e strutture astratte, così impercettibili all’ascolto da apparire finanche superflue e vacue piuttosto che necessarie.
Autore: g.ancora