Squadra Omega - Altri occhi ci guardano (Macina Dischi), il ritorno della psichedelia occulta italiana.

Nati da diversi progetti, With Love e Mojomatics, e poi allargati a ensemble aperto, gli Squadra Omega sono OmegaMatt, OmegaG8, OmegaFrank e OmegaDav (qui ancora alla doppia batteria, rimpiazzato da OmegaBu nella sola “La Nube Di Oort”). Quest’anno sono ritornati con tre lavori: “Lost Coast Soundtrack” (colonna sonora di un film sperimentale di M. A. Littler), “Il Serpente nel cielo” (con due brani strumentali dove utilizzano anche l’elettronica) e “Altri occhi ci guardano”.
Il primo periodo di attività comprende due Ep, “Rennes Le Chateau” (2009) e l’eccellente “Tenebroso” (2009), e due mini, l’omonimo “Squadra Omega” (2010) e “Le nozze chimiche” (2011). Puri lavori schizofrenici che spaziano dal jazz-rock alla psichedelia.
Altri Occhi Ci Guardano è stato registrato, mixato e masterizzato all’Outside Inside Studio da Matt Bordin ed è stato pubblicato in doppio vinile in edizione limitata a 636 copie.
L’album si apre con l’intro espressionista de “Il buio dentro” il quale apre al brano successivo “Sospesi nell’oblio” pezzo alla Faust, otto minuti di suoni caratterizzati dalla doppia batteria e tastiera in stile videogame 8 bit con finale alla Morricone. L’influenza “terryryleiana” si sente ancora di più in questo lavoro, soprattutto nella perla del disco “Il grande idolo”, pezzo mistico, introspettivo, cosmico e assolutamente delirante.
“Le rovine circolari” potrebbe essere la colonna sonora di Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni, con l’improvvisazione di due chitarre acustiche.
“Altri occhi ci guardano” è uno degli album migliori del 2015 e segna il debutto “lungo” del progetto veneto che con questo lavoro si consacrano tra le realtà più interessanti della cosiddetta “psichedelia occulta italiana”, fenomeno ormai riconosciuto dalla critica internazionale, perfino Simon Reynolds il maggior critico musicale vivente ne parla o scrive, insieme alle Squarcicatrici, Ornaments e tanti altri.