Si ispirano ai Don Caballero, Battles e From Monument to Masses; il gruppo francese, già con un Ep ed un album all’attivo, spazia tra noise, pop e math inserendosi nella scica dello sperimentalismo degli ultimi Battles.
Come i tanti gruppi che negli anni ’90 rielaborarono ed espansero il messaggio del post-rock così gli Ed Wood Jr. hanno metabolizzato il sound math scavalcandolo perché, proprio come il trio di newyork, non vogliono rinchiudersi in un genere rischiando di essere asettici. I nostri francesi esprimo chiaramente l’esigenza di spaziare nei suoni miscelando il prog, l’industrial e la psichedelia.
L’aspetto intrigante di queste undici tracce è che apparentemente sono rigidamente schematiche e prevedibili ma nel fluire dei secondi si rendono totalmente imprevedibili; in alcuni casi non è chiaro in che direzione va il brano perchè, con affascinanti cambi di registro stilistico, diversificano la ritmica fino a volteggiare e alternare i momenti schematici. In altri casi diventano totalmente free come nel caso delle belle “Badtrip” e “Minitel”.
L’elettronica poi, anche se può sembrare algida, in realtà si coniuga molto con gli sprazzi prog e math, soprattutto quando si infiamma e rende industrial brani come “IVCV” che rivela una pretesa epica degna dei più altisonanti Nine Inch Nails.
Il gruppo è molto attivo in Francia e speriamo che riuscirà a farsi vedere anche da queste parti.
Autore: Vittorio Lannutti