A cinque mesi dal volume 1 il cantautore romano pubblica la seconda parte di un ideale doppio album. Nelle sette tracce che compongono questo secondo volume (che sarebbero dovute essere otto, ma con il tempo Leoni ha deciso di eliminare un brano ritenuto non in linea con gli altri) Lucio Leoni si è ispirato profondamente all’idea di Alessandro Bergonzoni, ovvero approcciarsi con il “dovunque e sempre” e affrontando tematiche più intime riguardanti prevalentemente i rapporti interpersonali, gli affetti e le emozioni viste in diversi momenti e da diversi punti di vista.
Come nei lavori precedenti Leoni mette in mostra le sue ottime doti utilizzando diversi linguaggi: rap, spoken word, cantautorato. A differenza del primo volume è presente un solo gruppo ospite, si tratta dei Mokadelic, maestri della musica per cinema, che in “Nastro Magnetico” lo accompagnano in un brano che è una sceneggiatura da ascoltare caratterizzato da una trama contorta, non lineare, e che rimanda al genere del noir.
Uno dei brani migliori del disco è “L’archivio segreto di Galileo”, un electro-rock romantico e rivoluzionario, mentre in “Quasi mi spaventa”, nella sua ricerca di comprendere i misteri dell’amore e delle sue esitazioni, evoca un Vasco Brondi poco delirante. Un disco meno verboso dei lavori passati e con un taglio più essenziale nella scrittura ha reso i brani più pop.
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autore: Vittorio Lannutti