Cambiata la ragione sociale, la sostanza non cambia. Il portentoso trio rock’n’roll newyorkese: Jon Spencer, Judah Bauer e Russel Simmins con “Damage” hanno trovato il giusto equilibrio tra il travolgente rock’n’roll infiammato e la loro passione per l’hip hop. Il trio, infatti, se fino all’eccellente “Now I got worry” erano riusciti a coniugare l’anima di Elvis, la sensualità dei Rolling Stones e la bestialità di Iggy Pop, con Acme avevano dato sfogo alla loro passione per l’hip hop. Il successivo “Plasti fang”, dopo la splendida parentesi con Calvin Jhonson, tentava di recuperare l’essenzialità delle dodici battute, ma era troppo devoto all’accoppiata Jagger-Richiards, così i tre hanno preso tempo, fino a quando si sono decisi a far uscire “Damage”. Detto francamente speravo in qualcosa di più, già perché se riescono miscelare r’n’r e hip hop, complici tra gli altri DJ Shadow, Dan The Automator, Chuck D e Martina Topley-Bird, dall’altro in rari casi riescono ad aver quello slancio che li ha caratterizzati fino al già citato “Now I want gorry”. Logicamente non si poteva pretendere dalla Blues Explosion un disco uguale a quest’ultimo citato o ad altri precedenti, ma in “Damage” manca quella spinta, in questo modo questo Cd non può che essere valutato come un ottimo Cd, senz’altro di piacevole ascolto, ma di maniera. Speriamo che i nostri ritrovino la carica del puro rock’n’roll.
Autore: Vittorio Lannutti