Al secondo disco dopo il buon Corpi Celesti del 2011, Rigotto continua a raccontarci il Mondo da una prospettiva originale, con sarcasmo, ironia, spaesamento e surrealismo, interpretando il ruolo del cantautore in una dimensione non ordinaria, accollandosi un ruolo sociale ma tenendosi lontano dal populismo, dalla cattedra e dalla funzione di capo popolo più o meno allineato a qualche ideologia; partendo piuttosto dalla difficoltà di collocarsi in maniera piena egli stesso in questa realtà – male comune a tanti… – e gettando sul tavolo i suoi disordinati punti di vista, Rigotto mostra come pensare, e non piuttosto cosa.
Grazie alle musiche, che formano un caleidoscopio di spunti funk, grunge, rock italiano anni 90, post rock, rap, progressive, reggae e etnica – fin troppa carne a cuocere, in alcuni casi… – il disco finisce per sfuggire alle classificazioni, e la bizzarria del progetto emerge del resto già nella copertina del disco, che mostra un mappamondo inserito in un gabinetto; importante però sottolineare la sicura presa pop di molti brani – sicuramente ‘La Via Lattea’, e ‘Facciamo Pace’ – e la qualità del tessuto compositivo di altri – ‘Fuori di Me’, sbordata disco funk, è probabilmente la cosa più pregiata del disco, e davvero Frank Zappa, del resto uno degli idoli di Rigotto, la apprezzerebbe, ma ci sono anche il sarcasmo amaro e grottesco alla Gaber, in ‘Venire al Mondo’ – canzone sul precariato – o la visionarietà di Tricarico, in speculazioni pop psichedeliche tipo ‘La Lingua’, o ‘Quasi Quasi’.
Disco che inizialmente può sembrare qualunquista, ma che invece cresce con gli ascolti spingendo a riflettere, e delle cui canzoni l’autore spiega così il senso, nel comunicato stampa: “piccoli esorcismi, un mio personale requiem a lieto fine per una civiltà apparentemente agli sgoccioli. Il lavoro precario, la paura di invecchiare, la pace come deterrente, la povertà, il potere, l’amore indivisibile dal sesso e altre quotidiane amenità sono tra gli argomenti di queste canzoni. Rido solo a pensarci”.
Autore: Fausto Turi