È proprio dal fondo che giungono musica e parole dei Petrol, nuovo progetto creato dal Franz Goria dei Fluxus e dall’ex bassista dei Marlen Kuntz, Dan Solo, cui si sono aggiunti Ale Bavo tastierista e produttore degli artisti di Casasonica, e Valerio Alessio alla batteria. “Dal fondo” sembra uno dei migliori lavori realizzati in Italia nel 2007, perché i testi sono tutti assolutamente profondi e ben ragionati, tanto da rievocare i fantasmi di De Andrè e del Claudio Lolli dei ’70. Dal punto di vista musicale, invece, il quartetto si esprime con un rock teso, a volte dilatato e sicuramente intenso, nel quale confluiscono le energie post core, sicuramente meno aggressivi ed implosivi dei Neurosis, ma anche elementi grunge e qualche spruzzata rock ben ritmata, come i Queen Of The Stone Age, il cui riff caratteristico riecheggia in “Nel buio”. Tornando ai testi, quasi tutti composti da Goria, si può dire che il leader dei Fluxus abbia raggiunto la sua piena maturità espressiva, grazie ad una vena poetica, che va oltre l’introspezione della tradizione hardcore, il suo percorso di maturità, infatti, è giunto alla perfetta connessione tra la tradizione cantautorale italiana e la tradizione hardcore. Un testo come “Nel buio” si pone domande tanto comuni e vitali che nessuno più si pone, ma che sono importanti perché ci fanno riflettere su come (in quanto società) stiamo sprofondando sempre più nel baratro. Questo brano fa il paio con “L’ultima notizia di sempre”, scritto da Solo. “Dal fondo” è il miglior antidoto alla banalità che stiamo vivendo perché ha uno sguardo sia sull’esterno, ma anche, necessariamente ed inevitabilmente dentro se stessi, in “Senza alcuna ragione” i Petrol si permettono di indagare nei nostri fantasmi interiori e soprattutto sulla nostra instabilità emotiva. Completi ed intensi i Petrol non possono essere catalogati semplicemente come rock band.
Autore: Vittorio Lannutti