Sulla soglia dei quarant’anni di carriera gli olandesi The Ex continuano a fare centro. Integrità, militanza e indipendenza sono i principi su cui hanno costruito, in maniera umile e certosina, la loro carriera. La band ha un’autorevolezza nel mondo dell’indie rock con pochi eguali, tra i gruppi ancora in circolazione possiamo pensare agli Shellac, agli Uzeda, agli Unsane o a chi è in stand-by come i Fugazi. Partiti con il punk, e con il post-punk, nel corso del tempo gli olandesi si sono lasciati affascinare da altre sonorità come il jazz africano e il free-jazz, capitalizzando questa passione che ha fruttato dischi incommensurabili come quello condiviso con il jazzista etiope Getachew Mekuria, “Moa ambessa”, o quello con il collettivo Brass Unbound, “Y’Anbessaw Tezeta”.
A sette anni dall’ultimo disco in studio, il capolavoro “Catch my shoe” in cui ha suonato anche il nostrano Roy Paci, “27 Passports” giunge in modo perentorio quasi a rivendicare il loro approccio e il loro sound, graffiante e con tanta voglia di esibirsi e di comunicare ancora.
I dieci brani di questo lavoro si caratterizzano per il marchio di fabbrica del combo ma forniscono anche una spinta fondamentale al post punk che tutti i gruppi indie rock negli ultimi anni hanno in qualche modo ripreso e rielaborato; alcuni anche in modo egregio e penso ai Metz, Girl Band, Icage; rigenerando il genere con nuovo ossigeno. Tuttavia, con questo album The Ex ribadiscono l’importanza della fantasia e di percorrere strade laterali, dall’altro sono perfettamente dentro i canoni del genere. Se la ritmica affidata quasi esclusivamente alla batterista Katherina Bornefeld, i tre chitarristi da un alto incantano con sonorità ipnotiche (“Soon all cities”), dall’altro ‘grattugiano’ le chitarre in marcette noise ossessive (“Footfall”). Non mancano le chitarre taglienti e lancinanti (“Silent waste”), momenti più tesi (“New blanck document”) o le circolarità quasi ossessive (“The heart conductor”). Consiglio per chi sta per fondare una nuova band: prima di iniziare ascoltatevi tutti i loro dischi e introiettate come vivere quarant’anni di carriera musicale da militanti incorruttibili!
https://www.theex.nl/index.html
https://www.facebook.com/theexband/
autore: Vittorio Lannutti