Hard-rock. C’è ancora spazio per l’hard-rock oggi? Su Southern e dintorni, per giunta? Indie-hard-rock, per chiudere: è fattibile? Direi di no, di primo acchito. Eppure è proprio su Southern che esce questo mini-album a firma Tight Phantomz, sorta di “eredi” di tali Lustre King messi su dal di loro frontman Mike Lust e batterista Jay Dandurand “in combutta” con Cale Arthur. Che, tanto dal nome quanto dalla foto che li ritrae, parrebbero più adatti a piantonare la corte di un El-P. E invece, altro no. Forse sto invecchiando per questi “tiri al bersaglio”, chissà…
Fatto sta che “Nightfool” offre – parlo per me – un’insolita (anacronistica?) incursione nei suoni pesanti di matrice.. uhm.. classica. Hard-rock anziché metal, appunto. Suggerimenti? Aerosmith, mi dicono. E sempre la regia mi informa di infuocati live-show in cui Lust si cimenta nelle sforbiciate che parevano essere marchio esclusivo di David Lee Roth ai tempi dei Van Halen (ricordate ‘Jump’?) nonostante – è sempre la foto che parla –, non sembri esservi traccia di pelle-frange nella mise (né di sagome lungo-crinite). Altro da dire? Beh, c’è una dedica a Matt Davis, scomparso frontman dei Ten Grand. E poi – per poco più di un quarto d’ora – chitarra, basso, batteria, impeto, stage action, falsetti, riff, elettricità, rock’n’roll…
Autore: Bob Villani