Un ritorno che non delude quello degli Alkaline Trio, gruppo punk di Chicago attivo dal 1996. Si chiama “My shame is true” ed è il nono album in studio della band, che arriva a due anni di distanza dallo scorso “Damnesia” del 2011.
Chi li segue lo sa: gli Alkaline hanno abituato il loro pubblico a canzoni in cui sono riversate emozioni forti, in positivo e negativo e questo nuovo disco non fa eccezione alla regola. Sembra che ad ispirare le dodici tracce che compongono “My shame is true” sia stata la recente separazione di Matt Skiba, frontman e voce della band, dalla sua fidanzata. Attenzione, però: non aspettatevi un disco sdolcinato o peggio, liriche genere “piangiamoci addosso”, perché quest’album è tutt’altro.
Anche nell’affrontare questi temi così delicati, gli Alkaline non perdono la loro integrità punk e il loro pezzi rimangono belli aggressivi, scevri da ogni avvilimento sonoro.
Il disco è anticipato dall’orecchiabile singolo “I wanna be a Warhol”, una sorta di omaggio al grande artista americano, nel cui video compare l’affascinante attrice e modella Milla Jovovich. Nella tracklist spiccano poi pezzi intimisti ma ben ritmati come “Only love”, “Kiss you to death”, che sembra chiaramente dedicata alla ex di Skiba (“I just miss you/I wanna kiss you to death tonight”), al fianco di brani dal mordente più punk, come “I, Pessimist” e “The temptation of St.Anthony”.
A una band d’esperienza come gli Alkaline non si ha nulla da eccepire dal punto di vista tecnico; oramai sono ben rodati e seppure non si siano mai staccati dall’amato punk-rock/garage, sono sempre riusciti a introdurre in ogni disco nuovi elementi, in modo da risultare mai la copia di se stessi.
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autore: Veronica S. Valli