Il nuovo lavoro a nome The Huge, annunciatoci pochi mesi fa dallo stesso autore in un’intervista, presenta rispetto al suo predecessore intitolato The Colossus Killed the Giant (2010) una dominanza di coinvolgenti e teatrali ballate pop in cui pianoforte e voce risaltano molto, secondo una modalità che rappresenta il principale punto di forza del bravo autore Gianluca Plomitallo, capuano da tempo operante però a Milano, anche con il gruppo Spiritual Compromise.
Messi dunque da parte in quest’occasione le composizioni funk, glam e rock, che pure sono nelle corde di The Huge, qui ci si concentra qui su atmosfere di più classica eleganza pop, e valga a titolo esemplificativo il singolo ‘Alone in Delight’, già un piccolo classico nel repertorio del musicista – come pure la dolcissima ‘Growing’ – in ogni caso rinforzato con buona dose di elettricità, o la conclusiva ‘If you Take me There’, e anche ‘The Shade’, con una struttura vagamente simile che avrebbe, scommettiamo, esaltato un gigante di un certo modo teatrale di cantare, come Freddie Mercury.
Il brano omonimo ‘Support the Shout’ spezza finalmente l’andazzo preso, caricando di più i beat elettronici e dando spazio alla tastiera, che rimpiazza il piano, e l’arrangiamento, sul finale, è puro stile Jamiroquai, quasi ballabile. E’ un episodio raro, però, perché subito dopo c’è l’intimismo acustico di ‘I’ve Said Goodbye’, che crediamo abbia nel testo un particolare valore autobiografico.
Malgrado una generale semplicità e classicità della struttura, i ritornelli di queste 14 canzoni appaiono estremamente efficaci, a tratti persino magniloquenti, ma quasi mai sopra le righe, e piuttosto il ritmo generalmente troppo regolare ed il suono computerizzato della batteria possono alla lunga togliere un po’ di fiato ad un’opera fatta in ogni caso di episodi singolarmente brillanti, che rappresentano anche una bella dimostrazione di arrangiamento musicale (ci riferiamo non solo agli accompagnamenti al piano, ma anche agli archi generati al computer).
Volendo trovare agganci con la musica più recente, associamo questo disco a talune cose di Richard Ashcroft, o dei Last Shadow Puppets, malgrado sappiamo bene non vi sia nessuna rincorsa alla modernità, da parte di The Huge, che sappiamo rimane un grande fan di Elton John e di quel certo immaginario pop romantico.
Ancora il brano soul elettronico intitolato ‘All this Night’ propone qualche variazione ritmica, mentre ‘Lived for Loving’, tra le cose più belle del disco, è una toccante ballata, candidato ad essere un altro singolo per un videoclip; invece ‘I’m Going to Be Poor’ è un brano trattenuto, che non lancia alcun vero ritornello e ci permette di vedere The Huge che si misura con i toni minori.
Tanta Gran Bretagna, e tanti anni settanta e ottanta in questo lavoro i cui testi, al solito in lingua inglese, sono romantici fino all’osso e parlano delle cose importanti partendo dai detagli.
Il disco, come sempre, è messo dall’autore in download libero al seguente link: thehuge.bandcamp.com/album/support-the-shout dal quale poi potete raggiungere facilmente anche i suoi lavori precedenti.
Alone in Delight from gianlucathehugeplomitallo on Vimeo.
Autore: Fausto Turi