Reduci dal successo ottenuto con la pubblicazione dell’ultimo album High Violet e dopo il rapidissimo sold out registrato dal concerto di novembre a Milano, tornano in Italia i National per un’unica data a Ferrara il 5 Luglio e che avrà come supporto il talentuoso Beirut, per la prima volta in Italia.
Con l’attesissimo quinto album “High Violet”, il quintetto di Brooklyn conferma le vette compositive raggiunte col precedente acclamato lavoro “Boxer” e continua la progressione qualitativa iniziata con il debutto nel 2001. Le caratteristiche con cui la band ha saputo costruirsi un meritatissimo seguito – grazie anche a grandi performance dal vivo – sono sempre le stesse: voce baritonale e sofferente, accordi di pianoforte in minore che creano un atmosfera notturna e malinconica, melodie che si posizionano in modo creativo fra il rock elettrico americano e l’indie rock dai toni più soft, con le influenze di sempre fra Joy Division e sprazzi di new wave britannica, in un fortunatissimo equilibrio tra toni cupi e un gioioso ottimismo.
I The National si sono formati nel 1999, quando 5 amici di Cincinnati, Ohio, Aaron Dessner (guitars, bass), Bryce Dessner (guitar), Scott Devendorf (guitar; bass), Bryan Devendorf (drums) e Matt Berninger (vocals), si sono ritrovati dopo essersi trasferiti a Brooklyn, NY. Sin dagli esordi i The National hanno ottenuto il favore e l’approvazione della critica internazionale ma è stato solo nel 2005, con il bellissimo Alligator, uno degli album indipendenti più chiacchierati e amati del 2005, definito da Uncut un vero e proprio “capolavoro”, che il gruppo è stato scoperto e apprezzato da un pubblico più vasto, grazie anche a grandi performance dal vivo.
E Così, nel tempo, è cresciuto intorno ai The National un numero sempre maggiore di ammiratori tra cui numerosissimi musicisti. Ci accontentiamo di ricordare Bruce Springsteen. Boxer è arrivato a due anni di distanza dal precedente Alligator e non solo ha confermato il talento della band ma ha superato le vette compositive raggiunte dal precedente album.
Negli album dei National ci sono echi che rimandano a Leonard Cohen, Grace Paley, Nick Cave, John Ashbery, The Smiths e Tom Waits, ma il pedigree del gruppo sta divenendo sempre più difficile da tracciare e alla fine il suono di The National somiglia soltanto a se stesso.
Ad accompagnare i National nell’unica data italiana del loro tour il cinque luglio a Ferrara ci sarà Beirut. Dopo il brillante esordio nel 2006 Gulag Orkestar e il successivo acclamato album del 2007 The Flying Club Cup, definito da numerose prestigiose testate musicali tra cui NME, Uncut, The Sun e Q album dell’anno, il talentuoso giovane songwriter e musicista Zach Condon, in arte Beirut, originario di Santa Fè – Nuovo Messico, è tornato nel 2009 con un nuovo bellissimo album, intitolato March Of The Zapotec e composto da due EP.
Autore: red.
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