Una scia di fuoco punkyes che lascia una traccia indelebile tra le migliaia di proposte di genere che arrivano sudate nei nostri ascolti. Sono i milanesi Punkoscenico con Io Porto La Birra Voi Portate La Sete, secondo disco di carriera e sei motivi sonici per fare baldoria e pogare come scemi, una di quelle scariche d’adrenalina col jack che – oltre a fare funny al quadrato – usano pensiero, ironia, sbracamento e – udite udite – semplicità, cosa che innalza a quote industriali l’interesse verso questo lotto forsennato di sudore & libertà.
Tra tachicardia stile Bay Area e dinoccolatamente elettrico college, il combo meneghino picchia forte, un regolamento sonoro che esplode e fa lapilli esaltanti di boria generazionale, tutto diretto e senza ricami, la sfrontatezza diretta e immediata che in sei tracciati occupa l’ascolto come un cazzotto improvviso sul muso.
Fili diretti e orecchiabilità a presa rapida tipo Punkreas, Impossibili, certi Derozer o Porno Riviste sono gli apparentamenti ideali per la formazione che se nelle ampere di Sereno e disperato, Prenditi tutti i miei incubi, L’ultima fantasia, Tradire e fare portano la felice ansia dell’irriverenza, con Cuba libre e Allergico caricano la temperatura febbrile a livello di mosto ribollente. Stordimento e argento vivo a tonnellate!
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autore: Max Sannella