“Trattato di funambolismo” di Philippe Petit
Casa editrice: Ponte delle Grazie
N. Pagine: 126
Anno pubblicazione: 1985 (prima edizione in italiano nel 1999)
Prezzo: € 13,00
Philippe Petit non è funambolo per vocazione, lui è funambolo di natura. Tendere un cavo e percorrerlo per Philippe non racchiude in sé nulla di particolarmente straordinario e lo si percepisce in ogni riga del suo trattato, dove descrive con una meticolosità quasi maniacale tutte le fasi di quest’arte, che per lui è la forma più schietta di comunicazione. Scegliere un cavo d’acciaio, controllarne i filamenti, accertarsi della robustezza e della tenuta, oliarlo, tenderlo e ricontrollarne le caratteristiche sono per Philippe Petit fasi imprescindibili della sua giornata. Costanza e disciplina completano il tutto: il funambolismo, infatti, non concede sconti e chi decide di cimentarsi deve mettere in conto ore e ore di esercizi, prove estenuanti e cadute. Perché dal cavo è normale che si cada, ciò che non è normale è avere paura di riprovare a percorrerlo. Philippe Petit è tutto questo e molto altro: nato in Francia nel 1949, sin da bambino ha dimostrato il suo interesse per le arti figurative, circensi e teatrali.
Poco incline ad accettare le forme canoniche di educazione, è stato espulso da ben cinque scuole e non ha mai rinunciato al suo sogno di espressione alternativa: dai giochi di prestigio al mimo, dai numeri da giocoliere alle acrobazie su un monociclo. Artista di poche parole, Philippe Petit è riuscito spesso a lasciare senza parole i suoi improvvisati spettatori, come nel 1971, quando ha attraversato su un filo la distanza tra i campanili della cattedrale di Notre Dame o come, nel 1974, quando ha passeggiato tra le torri gemelle, sempre su un cavo, a decine di metri d’altezza. Sistematicamente arrestato dopo ogni sua spettacolare impresa (gli hanno stretto le manette ai polsi più di cinquecento volte), non si è mai dimostrato impaurito o pentito per aver sovvertito le regole, anzi si è sempre rivelato impaziente di ricominciare.
In definitiva, il trattato – che può essere considerato anche un saggio o persino un manuale – è una sorprendente sintesi di questo incontenibile personaggio, che, pur focalizzandosi sul funambolismo, offre preziosi consigli a chiunque abbia voglia di ampliare la propria visuale dal cavo alla vita, con i suoi pericoli e le sue opportunità. Può leggerlo, insomma, solo chi non soffre di vertigini…in tutti i sensi!
autrice: Flavia Vitale