Un violino si perde nel magma industrial di una batteria ossessiva, una voce alienata declama versi malati tra scontri di synth e chitarre distorte. I Nine Inch Nails incontrano i C.S.I.
I brani (sette, tutti anonimi, indicati solo da una sigla: “g_1”, “g_2” e così via…) hanno un sound compatto, flirtano con il techno pop più darkeggiante di matrice 80’s e con tentazioni melodiche appesantite troppo spesso da certi toni teatrali francamente un po’ tediosi.
Un lavoro molto intenso, comunque. Che lascia nell’ascoltatore un senso di inquietudine palpabile.
Autore: Daniele Lama