L’operazione di recupero dagli “archivi” di brani “inediti” registrati in tempi andati è il marchio di fabbrica di “Picture of Bunny Rabbit” (pubblicato dalla Rough Trade Records in partnership con Audika Records), disco che ci riporta al primo Arthur Russell, quello degli anni ottanta, quando con il suo “cello” sperimentava e creava una propria identità musicale.
A ben vedere, ma soprattutto ascoltare, dopo la morte nel 1992 dell’artista statunitense, è iniziata una sostanziosa pubblicazione di compilation postume che hanno ridato vita alle diverse, molteplici e spesso poco note doti e “forme” compositive ed esecutive di Russell: si pensi, per tutti, ai brani folk di matrice cantautorale di “Love Is Overtaking Me” (del 2008) o al poliedrico “Iowa Dream” (del 2019).
“Picture of Bunny Rabbit”, con le sue nove tracce, raccoglie invece registrazioni risalenti al 1985 e al 1986 e quindi coeve allo storico “World of Echo” del 1986, tra cui spiccano frammenti di alto cantautorato colto in cui le parti strumentali trovano compiutezza nelle parti cantate come in “Not Checking Up” e nel continuum di “Telling No One”.
Di pregio la splendida “In The Light Of A Miracle”, probabilmente di caratura superiore anche a quella edita su “Another Thought”; ultima menzione a “Picture of Bunny Rabbit”, summa strumentale del disco (a cui dà anche il titolo) e che fu scritto appositamente per un coniglio domestico di un amico.
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autore: Marco Sica