Questo trio esplosivo tutto fa tranne che ‘ammuffire’. A due anni dall’esordio “Penna, tornio e salale”, questo travolgente mini combo torna con il suo garage-beat sfrontato e demenziale, alienato e stonato. Il gruppo non ci tiene proprio ad essere appetibile al grande pubblico, anzi mantiene un’attitudine strafottente, come i loro maestri Skiantos.
Il sound è un garage-punk a volte crampsiano, altre volte ha innesti psichedelici vicini a quelli dei 13 Floor Elevators, tuttavia a dominare è spesso l’organo Farfisa. Certo non si sta mia tranquilli dato che il ritmo è serrato e martellante (“Borderau”), rocambolesco (“Tu giaci e stai”) e in crescendo (“Amsterdam”), ma anche ossessivo (“Macumba”); le gambe vibrano moltissimo.
Tuttavia, il brano più rabbioso è il pre-punk aggressivo di “Opinionisti”, mentre con “L.S.D.” il trio va avanti in modo compulsivo e con cambi di ritmiche intriganti ed irresistibili. Luci e ombre, bianco e nero e colori fosforescenti, “Fuoco e fiamme” è un disco fatto di estremi. Prendere o lasciare!
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autore: Vittorio Lannutti