Il nome non tragga in inganno, perché La Collera fa subito pensare ad una band emo-core o punk, ed invece trattasi di un quartetto milanese che ha immesso sul mercato 4 deliziose tracce che compongono il primo omonimo e.p. e poi credo che la collera, come la intendono loro, sia quella espressa quando, in fase di composizione, si accumulano tante idee e parole che, alla fine, devono per forza di cose “esplodere come fosse eloquio “rabbioso”.
Non è un combo che si ferma alla semplicità di un ascolto alla portata di tutti ma vuole, attraverso un estensivo pop-indie cantautorale, suscitare riflessioni ben più ime del solito e ciò non fa altro che apportare classe alla proposta che introducono con la raffinatezza del video-single “Certi posti sono fatti per sentirsi soli” che, già per il titolo andrebbe contro ogni tatticismo commerciale ed immagino quante discussioni si siano incrociate tra i membri della band per convincersi di confermarlo cosi lungo. In ogni modo, alla fine, ciò che conta è che un pezzo cosi elegante, leggero e signorile non istiga discussioni di nessun tipo: si lascia ben ascoltare e stop! Tutti d’accordo nell’avallare in lode la proposta. Gli spartiti de
La Collera non sono “Una cosa di poco conto” perchè sanno servirteli in salsa agro-dolce, con risvolti che trapelano la carezza come l’urto dissonante e qui forgiano graffiate d’elettronica dietro le quinte mentre la cadenza, seppur rassicurante, incarna l’alea di un sound non troppo scontato con un ardire che è sempre il benvenuto per rinfrescare il pentagramma. Invece, “Un’altra bugia” si tuffa in mari più tranquilli ma con decisionismo vocale con il gradevole falsetto di Giovanni Linke Casalucci che ammorba l’insieme con tatto e centrata armonia.
Per un degno finale, “La macchina del veleno” sputa appoggi ritmici stoppati, alternando flussi colloquiali empatici di vita urbana, tricolore, che parlano senza indugi ma con la spontaneità di chi non fa tatticismi maliziosi che, prima di appartenere ad una griffe stilistica, promuove la proposta come un convinto modo di essere.
Questi sono La Collera: un collettivo che trasformato ed amalgamato la diversità derivativa dei componenti in forza compositiva, s˘bito captata dagli addetti ai lavori ed arrivando a sfiorare la vittoria a Sanremo rock. Le cose importanti non succedono mica cosi, a caso…
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autore: Max Casali